Come ogni anno nel periodo dell'avvento il centro commerciale più grande della Carinzia si trasforma in un enorme e magica oasi natalizia: fino alla Vigilia di Natale potrete scoprire i colorati mercatini, con le strenne e i prodotti tipici locali delle tre terre di confine!
Mancano ormai due settimane a Natale e il centro commerciale Atrio è il posto ideale dove effettuare gli ultimi acquisti natalizi per un vero shopping „senza confini“: oltre alla vasta scelta di negozi di vario genere e dell'Interspar dove si possono trovare i prodotti tipici della tradizione gastronomica carinziana e austriaca, fino alla vigilia di Natale i visitatori hanno la possibilità di curiosare nelle varie bancarelle dei mercatini di Natale dove possono trovare prodotti artigianali, regali creativi, accessori per la casa, corone d'avvento, stelle di Natale, candele artigianali ricavate dalla cera di api e naturalmente prelibati prodotti dolciari natalizi!
Fino al 24 dicembre c'è anche la possibilità di farsi impacchettare i regali in modo completamente gratuito: il servizio si trova al pian terreno vicino alle scale mobili, di fronte a Pearle. Durante tutto il periodo dell'Avvento inoltre, vengono proposte varie iniziative tra cui, lotterie, giochi, raccolte di fondi a sostegno di associazioni attive nel sociale e animazione per bambini.
Il centro commerciale Atrio si contraddistingue non solo per la sua posizione strategica a confine con l'Italia e la Slovenia, ma anche per il suo motto „senza confini“, il quale rappresenta l'idea attorno alla quale si è sviluppato ed è nato lo shopping center più grande della Carinzia: come dichiara il direttore del centro commerciale Richard Oswald „ L’attenzione alle diverse culture di questo angolo di Europa, tra Carinzia, Friuli Venezia Giulia e Slovenia, fa parte del nostro DNA sin da quando siamo nati.(..) Qui si parlano diverse lingue e la pubblicità la facciamo in tedesco, sloveno, italiano ed inglese. Questo è un elemento che rende il nostro centro commerciale speciale, diverso dagli altri”.
